“Paesaggi del Silenzio”.
Fotografie di Alessia Cerqua
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Fiumicino (RM), Castello di Maccarese (2013)
Fiumicino (RM), villa Guglilmi (2013)
Scandagliare il territorio in cerca di tracce, di memorie, di relazioni tra uomo e territorio, tra visibile e invisibile. Durante il viaggio, emergono – come emergessero dal mare – immagini archetipe, mappe mentali, geografie immaginarie, racconti di uomini e di terra, di alberi e di sogni. Paesaggi del Silenzio, osservati e narrati secondo una logica che favorisce la ricerca di segni che la storia ha tramandato e mantenuto, in cerca di una memoria proustiana di coesistenza tra presente e passato, di quel panta rei circolare e inarrestabile che unisce quello che è stato a quello che ancora non è.
“Il tempo del paesaggio non è il tempo dell’uomo. Il tempo del paesaggio è il tempo del silenzio. Il tempo dell’uomo è il tempo del rumore.” (Eugenio Turri)
“Davanti a noi c’è qualcosa, e noi, con gli occhi, interroghiamo il suo manifestarsi. In genere si crede che la cosa guardata sia passiva, e che siamo noi, nell’osservarla, ad essere attivi. In realtà quel che succede è che ad un certo punto, dalla cosa, si sprigiona una energia che è lì per incontrarsi con l’energia contenuta nella sguardo di chi osserva (…) di fronte ad un tramonto, ad un semplice albero, ad un prato, ci si accorge che si sta guardando qualcosa che non coincide con quello che si ha davanti agli occhi, ma va oltre” (John Berger, “Modi di Vedere”)
Alessia Cerqua, 2013
Il progetto è vincitore di un bando di Concorso Internazionale.
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